Bagni piccolissimi: progetti ed idee a confronto

Quando ci si trova a dover ristrutturare un vecchio bagno, o bisogna decidere come arredarne uno nuovo, sempre più spesso ci si scontra con la dura realtà: lo spazio è poco, molto meno di quanto desidereremmo e sovente anche meno di quanto in effetti sarebbe necessario.

Come fare allora? Niente paura! Prima di farvi prendere dal panico sappiate che oggi, anche in spazi davvero minimal, è possibile fare dei miracoli, semplicemente utilizzando i materiali giusti, arredi e sanitari ad hoc, o ricorrendo a piccoli escamotage.

Vediamo dunque di capire quali strategie è possibile attuare per riuscire ad organizzare un piccolo bagno nel miglior modo possibile, senza dover per forza rinunciare a qualcosa e soprattutto senza soffrire di claustrofobia e sentirsi oppressi ogni volta che ci si trova chiusi dentro, perché in effetti questo è il rischio maggiore che si corre quando si ha a che fare con ambienti ristretti.

Bagno minimal: ma quanto?

Bisogna premettere che il concetto di misura, espresso in termini di “grande o piccolo”, è estremamente relativo e varia da persona a persona, a seconda delle abitudini e dello stile di vita di ciascuno.

Vi sono bagni davvero minuscoli ed altri invece che, per quanto non ci sembrino mai abbastanza grandi, hanno dimensioni abbastanza normali, magari sono solo lunghi e stretti o hanno conformazioni poco regolari, ma possono essere ben attrezzati se si studia un progetto ad hoc.

In ogni caso, i bagni domestici devono essere realizzati nel rispetto delle norme prescritte dal regolamento edilizio del Comune in cui si abita, che indicano la superficie minima da adibire a questa funzione ed in genere forniscono parametri differenti a seconda che si abbia a che fare con un bagno principale rispetto ad uno di servizio.

Il minimo sindacale in genere si aggira sui 2 mq, ma bisogna tener conto che la legge nazionale (Decreto ministeriale Sanità del 5 luglio 1975), pur non riportando una superficie minima o massima da adibire a bagno, fa un elenco dei pezzi indispensabili (almeno per i bagni padronali), che sono vaso, bidè, vasca da bagno o doccia, lavabo ed è garantito che tutti in 2 mq non possono entrare, figuriamoci poi se pensiamo anche di inserirvi una lavatrice o altro!

Come scegliere la pavimentazione ed il rivestimento

La prima cosa da fare è concentrarsi sulla scelta della pavimentazione più adatta ed al contempo decidere quale rivestimento, o trattamento murario, impiegare per le pareti.

L’obiettivo da perseguire, ovviamente, è quello di trovare qualcosa che ad un primo colpo d’occhio inganni la vista, dando l’impressione di entrare in un ambiente più spazioso di quello di cui a tutti gli effetti disponiamo.

La cosa migliore sarebbe quella di proseguire con la medesima pavimentazione utilizzata per gli altri locali, specie qualora vi sia parquet ovunque e poi trattare in modo uniforme le pareti con la resina o con appositi trattamenti idrorepellenti, che diano anche un gran senso di lucentezza.

Se desiderate differenziare sappiate che la resina è perfetta da posare anche a terra: consente una grandissima personalizzazione, non solo nella scelta delle nuance, ma anche del tipo di effetto che si predilige, è semplice da pulire e manutenere e dona un senso di uniformità ineguagliabile.

Banditi i colori scuri ed i formati di piastrelle di grandi dimensioni! In tutti i casi se si sceglie di impiegare le piastrelle l’ideale sarebbe ricorrere ai mosaici, meglio ancora se vetrosi più lucenti e luminosi, ma anche ceramici vanno benissimo, oppure ai cosiddetti lingotti o listelli, lunghi e stretti, magari da posare sfalsati ed in tutti i casi sempre con fughe quanto più possibile strette.

L’importanza di scegliere i sanitari giusti

Se lo spazio è poco ottimizzarlo è indubbiamente la prima missione e per perseguirla adeguatamente bisogna innanzitutto scegliere dei sanitari compatti, dall’ingombro minimo, a partire da vaso e bidè, che possibilmente dovrebbero essere affiancati l’un l’altro (sempre che per mancanza di spazio al bidè non dobbiate finire per rinunciare!).

Oggi questo non è davvero un problema: in commercio ve ne sono tantissimi e sicuramente non farete fatica a trovare i modelli che vi aggradano anche dal punto di vista estetico.

Anche i lavabi minimal, chiamati “lavamani”, oramai vengono proposti in infinite varianti: d’appoggio, da incasso, sospesi o integrati, tondi, ovali, quadrati, rettangolari e persino triangolari, trapezoidali o di forme ancor più stravaganti; perfette per gli spazi ridotti anche le versioni d’angolo.

Ovviamente in un bagno di piccole si opta per la doccia e non per la vasca. Il consiglio è di preferire box completamente trasparenti e leggeri che a prima vista tendano quasi a sparire.

Gli elementi d’arredo, gli accessori ed i dettagli

In un bagno di piccole dimensioni la regola fondamentale è eliminare tutto ciò che è superfluo! Dovrete inserire esclusivamente gli elementi d’arredo indispensabili, prediligendo mobili compatti e dalle linee pulite ed essenziali.

Meglio evitare i pensili, soprattutto se alti ed imponenti, così come anche ingombranti mobili a terra; se proprio si necessita di spazio dove poter appoggiare le vostre cose è bene che vi orientiate su strette colonnine, ma meglio ancora sono i box aperti e le mensole, stando attenti a non riempirle di roba in bella vista!

L’ideale sarebbe optare per un piccolo mobile sospeso, con un lavabo da appoggio posizionato sopra e magari dotato anche di porta asciugamani, che altrimenti è bene tenere sullo scalda-salviette, assolutamente da preferire al classico calorifero, così da minimizzare gli ingombri e non riempire ed appesantire uno spazio già di per sé è un pò angusto. Lo specchio più è grande e meglio è vi aiuterà a dare un senso di maggior ampiezza al locale.

In commercio oramai è possibile trovare arredi appositamente studiati per bagni minimal, che non solo hanno dimensioni compatte, ma che in un unico elemento racchiudono più funzioni. Le parole d’ordine devono essere essenzialità, ordine, rigore e pulizia, anche gli elementi decorativi devono essere pochi, minimal e meglio se di qualche utilità!

Materiali, colori e finiture

Importantissima la scelta di materiali, finiture e colori che dovranno essere: tassativamente chiari!

Attenzione però perché se da un lato il bianco di certo illumina dando l’illusione ottica di disporre di uno spazio maggiore un bagno completamente bianco è difficile da manutenere e pulire.

Per cui, forse è meglio prediligere tinte tenui e pastello, specie per il pavimento, dove però con un po’ di audacia potrete anche azzardare colorazioni più moderne brillanti ed accese, basta che non siano scure, meglio ancora se lucide o con riflessi luminosi.

Per un risultato impeccabile basta mixare sapientemente un colore alternandolo al bianco, anche grazie all’impiego degli arredi e degli accessori più giusti.

L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale

Fortunatamente, in molti casi, quando si ha a che fare con servizi igienici di piccole dimensioni si tratta di “secondi bagni” e pertanto in casa si riesce ad avere anche un servizio igienico di dimensioni più agevoli; purtroppo però proprio per questo motivo non solo i metri quadri a disposizione sono pochi, ma i locali risultano anche essere ciechi, ovvero privi di finestre e di qualunque fonte di illuminazione naturale. Detto ció, in alcune località, è consentito anche realizzare bagni principali privi di finestre, tutto dipende da quanto prescritto dal regolamento di igiene vigente nel Comune in cui vi trovate.

In tutti i casi, in un ambiente come il bagno (dove ad esempio per truccarsi o per radersi è necessario vederci davvero bene!) affinché questo risulti accogliente, fruibile e funzionale, uno studio accurato e attento dell’illuminazione artificiale è sempre indispensabile, a maggior ragione quando si ha a che fare con l’unica fonte di luce disponibile e/o quando l’ambiente è molto piccolo.

Gli spazi ristretti e privi di aperture mettono sempre un pó a disagio, se poi risultano bui o mal illuminati, il risultato non può che essere un disastro completo e diventa ancor più complesso creare l’atmosfera perfetta!

La scelta del tipo di illuminazione più consona e delle lampade che servono per crearla è cosa da non sottovalutare. La luce deve riuscire a rilassare, risultando calda ed accogliente, ma al contempo è bene che tutto l’ambiente sia ben illuminato.

L’ideale sarebbe realizzare un illuminazione ad incasso, discreta e quasi invisibile, che serva in modo uniformemente tutto il locale e non porti via spazio ed integrarla poi con un punto luce al di sopra dello specchio, prediligendo una lampada molto minimal.

Speriamo di avervi fornito degli spunti utili per riuscire a creare un perfetto bagno minimal: ora sta a voi con un po’ di buon gusto e di amore arredare il vostro piccolo bagno!

Sostituzione vasca in doccia

Recentemente uno degli interventi più richiesti in ambito arredo bagno, è la Sostituzione Vasca in Doccia. Le motivazioni che spingono verso questo tipo di intervento sono sia la ricerca di un miglior design, sia la comodità di lavarsi in tempi ridotti.

La Sostituzione della vasca con una doccia moderna, magari a filo pavimento, va incontro anche al tema della sicurezza in casa. È un fatto ormai che la popolazione media stia diventando sempre più anziana e sono ben note le difficoltà motorie legate all’avanzare dell’età. Non si può pensare che l’anziano debba ogni giorno scavalcare il bordo della vasca semplicemente per lavarsi.

Quando pensiamo a rifare il bagno ci vengono in mente diverse priorità, il più delle volte si favoleggia su una lussuosa e rilassante vasca con idromassaggio, immaginando di passarci un pò di tempo quando si è molto stanchi. Poi, però, quando è il momento di passare ai fatti, non si ha il tempo di concretizzare. Ti rendi conto che la vita frenetica non ti darebbero la possibilità di goderti una vasca super comfort.

Oggi esiste una soluzione alternativa: la sostituzione vasca con doccia con idromassaggio. in questo modo si ottengono due caratteristiche, la praticità e il piacere di un dolce massaggio. E’ per questo motivo che la gran parte delle famiglie italiane hanno ristrutturato il bagno per avere benessere a disposizione sempre.

Quanto costa la sostituzione vasca da bagno in doccia ?

Ti stai domandando quanto costa la sostituzione della vasca da bagno con una doccia?

Prima di arrivare a formulare un prezzo, occorre rendersi conto di diversi aspetti. Quello preponderante è che la doccia permette di recuperare gli spazi. Ottimizzare gli ingombri, in un locale che ha bisogno di essere sempre ordinato e pulito, è un vantaggio da sfruttare.

Bisogna anche farsi due conti per bene, basti pensare all’impegno economico da sostenere per riempire una vasca da bagno, ma soprattutto per riscaldarla. La quantità di acqua è notevole.

Installare una doccia al posto di una vecchia vasca significa risparmiare notevolmente sulle spese correnti: di gas, di spazio e di tempo. Forse il gas potrebbe non essere un problema, se si è fra coloro che hanno sul tetto un impianto di solare termico, ma per la gran parte degli italiani non è così. La doccia va pensata in questo senso, come un investimento futuro sulla qualità della vita non solo grazie al risparmio ma anche agli effetti positivi nell’ambiente.

Come vedremo più avanti, il costo varia molto a seconda dell’intento. Si va da una spesa moderata quando ci si rivolge ad un idraulico che toglie la vecchia vasca per metterci sopra un normale box doccia, ad un budget più importante quando si sceglie di rendere il bagno un vero rifugio di benessere.

Come fare dunque per sostituire la vasca in doccia

Un conto è avere un desiderio di rimodernare il bagno, un altro è capire come bisogna procedere. Va da se che occorra avere le idee chiare prima di partire, ma anche rimanere aperti a modificare le proprie convinzioni. Spesso infatti succede che approfondendo il tema si arrivi a formulare soluzioni che non si erano prese in considerazione.

Contatta un ditta specializzata e che sia conosciuta sul mercato in grado di farti un preventivo personalizzato. Doccia Easylife ha una lunga esperienza in merito con migliaia di realizzazioni in tutta Italia;

Occorre un sopralluogo per verificare lo stato dell’arte e cogliere le opportunità che saltano fuori solo dopo essersi confrontati. Un lavoro fatto bene ha bisogno di essere verificato minuziosamente.

Esistono quattro modalità differenti per sostituire una vecchia vasca con una doccia di ultima generazione:

Classico cambio vasca con doccia basic: gli spazi di ingombro non sono uguali, andrà previsto un lavoro di muratura e piastrellatura;

Sostituzione vasca da bagno con doccia base (da muratura a piatto doccia in muratura): l’ingombro è lo stesso, il piatto doccia occupa la sezione della vecchia vasca;

Sostituire vasca con doccia multi accessoriata. Si tratta della scelta dei più con ammodernamento anche delle pareti;

Sostituzione da vasca a doccia con multifunzione: l’idromassaggio è il più ricercato ovviamente.

Il prezzo può partire da poche centinaia di euro per crescere in funzione dei desideri e esigenze proprie. Quantificarlo con precisione è praticamente impossibile e poco professionale.

Il lavoro deve comprende:

l’eliminazione della vecchia vasca;

trasformazione vasca in doccia con l’installazione dello scarico secondo le esigenze del nuovo piatto doccia. Solitamente il lavoro è pulito nel senso che non servono opere murarie invasive;

posizionamento del piatto doccia e relativo collegamento dello scarico;

stuccatura e rifinitura delle pareti;

pulitura dei residui di lavorazione e eliminazione della vecchia casca.

Da quanto descritto è evidente che non si tratta di una ristrutturazione completa, quindi di un intervento complesso e articolato, ma ciò non significa che bisogna sottovalutare l’importanza di consultare un professionista. Spesso durante questi tipo di lavoro sono necessari spostamenti di tubi, prese elettriche o ripristino di parti di pareti o pavimento.

L’idraulico non ha tutte le competenze che può avere il piastrellista, il geometra ecc.. L’unica certezza è che la ristrutturazione del bagno sarà il volano per aumentare la valutazione della casa.

Quale doccia al posto della vasca

Esiste la possibilità di avere docce in muratura al posto della vasca, realizzata essa stessa in muratura. Questo tipo di sostituzione o intervento si esegue quando si è deciso di ristrutturare completamente la stanza da bagno.

La personalizzazione della doccia trova la massima realizzazione quando si riescono ad inserire quei dettagli, come superfici di appoggio o sostegno che nel caso di semplice sostituzione appaiono come degli adeguamenti.

Un’ulteriore alternativa, alla doccia con piatto doccia classico, consiste nell’acquistare un box doccia completo già precostituito. Questa scelta era comune tempo fa quando la doccia era vista come un elettrodomestico a se stante e non un elemento di arredo bagno.

L’intervento più semplice è quello di togliere la vasca da bagno e inserire un piatto doccia esattamente sul foro di scarico. Se la piastrellatura era già presente non ci sono problematiche particolari.

In questo caso va bene anche il lavoro dell’idraulico. In tutti gli altri casi si parla di interventi di miglioramento del design e delle funzionalità.

Esistono due opzioni di scelta per la doccia:

Doccia accessoriata : completo di idro-jet orientabili, soffione con varie tipologia di getti, pareti specchiate, ante scorrevoli per minimo ingombro, doccino estraibile, mensole per il supporto di accessori per la doccia;

: completo di idro-jet orientabili, soffione con varie tipologia di getti, pareti specchiate, ante scorrevoli per minimo ingombro, doccino estraibile, mensole per il supporto di accessori per la doccia; Doccia di design walk in: questa seconda scelta non esclude la prima. La doccia walk in rispecchia la necessità di avere uno spazio aperto senza barriere. La vela in cristallo non prevede porte per l’ingresso. La maestria degli artigiani è in grado di realizzare docce filo pavimento, capaci di trattenere all’interno l’acqua.

La scelta del tipo di doccia va fatta per il lungo periodo. La stessa presenza di anziani in casa dee far riflettere sulla necessità del filo pavimento e della facilità di entrata e uscita.

Trasforma vasca in doccia

La trasformazione della vasca in doccia di sicuro è una scelta importante. L’intero bagno cambia stile, e per questo motivo, la scelta non può essere fatta in modo superficiale.

Si potrebbe pensare di optare per un’alternativa, esteticamente meno appetibile, quale è l’installazione di un pannello o box in policarbonato sulla vasca. Ci sono molti cataloghi con questo tipo di soluzione economica. Immediata, non sempre proprio a basso costo, ma di facile installazione, di dimensioni regolabili il cui unico obiettivo è quello di avere una soluzione economicamente vantaggiosa.

Le soluzioni praticabili non mancano, dalle più fantasiose a quelle standard a quelle che si realizzano da solo con il fai da te. La riflessione non è banale, a monte occorre stabilire delle priorità. Generalmente si parte dalla constatazione che la vasca non risponda alle esigenze moderne.

Nel percorso decisionale di cambiare la vasca con una nuova doccia, intervengono dei bisogni secondari importanti:

Lo stile e il design del bagno

L’esigenza di avere un prodotto di qualità

La certezza di un lavoro a regola d’arte

La sicurezza

Box doccia o Cabina doccia – cosa scegliere

Sembra un gioco di parole ma la differenza non è scontata. Un Box Doccia non è proprio una Cabina Doccia, vediamo perché:

Box doccia è la classica scatola/contenitore composto da pannelli in policarbonato o vetro, in numero variabile in funzione della posizione da 1 a 4 a pannelli o pareti;

La Cabina doccia prende spunto dal box doccia, ma più complesso: composto da una colonna con doccia oltre ad una serie di funzionalità aggiuntive.

Esistono diversi tipi di cabina doccia simili ai box doccia, che si differenziano principalmente per la forma della base:

tipo angolare

tipo quadrata

tipo rettangolare

tipo circolare

tipo semicircolare

Per il numero delle pareti :

con due pareti in vetro

con tre pareti in vetro

Ognuno dei quali può differenziarsi ancora per il numero di pareti mobili e/o fissi, per la tipologia di movimentazione delle ante:

scorrevole ( per spazi stretti)

battente (con cerniere)

soffietto (chiusura dell’anta su se stessa)

Per la tipologia del profilo adottato:

anodizzato : quelli con una maggiore resistenza nel tempo

cromato

verniciato

in materiale PVC

per il tipo di pannello:

in vetro di tipo trasparente: più elegante, ma che richiede una maggiore attenzione alle macchie

in vetro di tipo stampato: meno trasparente con una lavorazione tipo buccia d’arancia, più semplice da tenere pulito perchè le macchie sono meno evidenti

in vetro serigragato: quindi disegnato, con possibili personalizzazioni

in PVC

La scelta è ampia e la combinazione di ognuno di questi elementi con gli altri da la possibilità di realizzare qualcosa di unico.

Se a tutto ciò uniamo anche le forme e le dimensioni, ci si renderà conto di quanto sia indispensabile la consulenza di un tecnico specializzato. Un’azienda già affermata sul mercato è pronta a guidare la selezione, al fine di evitare di commettere errori e rifacimenti dispendiosi e poco utili.

Doccia realizzata su misura

Spesso in commercio non troviamo ciò che realmente desideriamo. E’ il caso di uno spazio particolare che non rientra negli schemi abituali, oppure il bagno ha bisogno di cambiare l’intero lay out e stile.

In questi casi, l’intervento di sostituzione della vasca in doccia sconfina verso la ristrutturazione del bagno.

Doccia Easylife conosce queste tematiche grazie all’esperienza, non esistono soluzioni uguali per tutti. Il proprio gusto, le condizioni del bagno e le opportunità di realizzare un lavoro duraturo bello e che dia pregio all’intera casa, sono i fattori da prendere in considerazione sin dall’inizio.

Realizzare una doccia su misura spesso e volentieri è la migliore delle soluzioni pur rispettando l’economicità. L’effetto scenografico ha importanza poiché esso stesso genera comfort e relax.

Doccia – consigli pratici per l’utilizzo

Dopo aver fatto la doccia, se le gocce rimangono sulle pareti, creano un effetto antiestetico, sono piccole macchioline biancastre. Con il passare del tempo, le goccioline infatti evaporano, lasciando l’impronta calcarea della loro presenza.

Nei casi più semplici, e quindi non quando si sono prodotte incrostazioni, si possono applicare facili rimedi:

Emulsione di aceto bianco , limone e bicarbonato ; lasciare agire per 5 minuti e strofinare con una spugna abrasiva, ma non troppo aggressiva. Risciacquare tutto con molta acqua. La doccia tornerà pulita, e l’ambiente ringrazierà per non avere utilizzato detersivi industriali molto aggressivi e inquinanti;

, e ; lasciare agire per 5 minuti e strofinare con una spugna abrasiva, ma non troppo aggressiva. Risciacquare tutto con molta acqua. La doccia tornerà pulita, e l’ambiente ringrazierà per non avere utilizzato detersivi industriali molto aggressivi e inquinanti; Agire subito dopo aver fatto al doccia . Un tempo si usava la carta del giornale quotidiano per asciugare le superfici vetrose, ciò perché la stampa di qualche decennio fa faceva maggiore utilizzo del piombo. Oggi non è più così, per fortuna, e questa pratica è caduta in disuso. Meglio una tradizionale e banale spugnetta per togliere il calcare dopo aver fatto la doccia;

. Un tempo si usava la carta del giornale quotidiano per asciugare le superfici vetrose, ciò perché la stampa di qualche decennio fa faceva maggiore utilizzo del piombo. Oggi non è più così, per fortuna, e questa pratica è caduta in disuso. Meglio una tradizionale e banale spugnetta per togliere il calcare dopo aver fatto la doccia; Le pareti in vetro della cabina doccia possono essere lavate con un semplice spruzzino contenente 2/3 di aceto e 1/3 di acqua non troppo calda. Si procede come per le piastrelle, spruzzare e strofinare con una spugna delicata, lasciare agire e quindi risciacquare. Asciugare accuratamente per evitare la formazione di aloni;

della cabina doccia possono essere lavate con un semplice spruzzino contenente 2/3 di aceto e 1/3 di acqua non troppo calda. Si procede come per le piastrelle, spruzzare e strofinare con una spugna delicata, lasciare agire e quindi risciacquare. Asciugare accuratamente per evitare la formazione di aloni; La cornetta, detto anche soffione, deve essere immersa in una bacinella con acqua e aceto per un’oretta, giusto il tempo per dare la possibilità di disostruire i forellini.

Sostituzione doccia con vasca

Se si è giunti fin qui, ma non si vuole sostituire la vasca con una doccia, ma il contrario. E’ questo il caso di una doccia che si trasforma in una normale vasca oppure di una vasca con sportello per anziano.

Doccia EasyLife e Vasca EasyLife sono specializzate nel mondo bagno anche rispetto a vasche da bagno personalizzate e adatte per tutte le esigenze. Dalle Vasche classiche moderne a quelle con funzioni comfort per chi ha problemi di movimento articolare:

Vasche con accesso facilitato;

Vasche con sedile;

Vasche adatte per persone con mobilità ridotta;

Vasche per anziano.

Conclusione – sostituzione vasca in doccia

La doccia al posto della vasca è un argomento che molti hanno o stanno affrontando. In casa parecchi di noi hanno due bagni, in uno dei quali c’è anche la vasca da bagno. Il tempo passa e ci si rende conto che questa non viene praticamente utilizzata. Un altro discorso riguarda l’esigenza di agevolare i movimenti di una persona anziana o con una disabilità fisica.

La sostituzione della vasca in doccia in tutti i casi è un momento che non può essere sottovaluto. La stanza da bagno è quella che più di ogni altra deve avere una durata molto lunga, quindi deve essere costruita a regola d’arte.

Si può fare un lavoro più o meno profondo a seconda della necessità di sostituire gli scarichi, oppure i soli attacchi dell’acqua. Generalmente si dovrà intervenire con la piastrellatura e raramente con lavori di risanamento dell’intero impianto idraulico.

Per cambiare la vasca da bagno con una doccia è necessario affidarsi ad aziende competenti con tecnici allenati e affidabili, l’improvvisazione può costar caro!

Far sembrare più grande un bagno piccolo: 5 consigli

Il bagno piccolo è un po’ la croce dell’uomo contemporaneo. I più fortunati lo usano come secondo bagno, ma la maggior parte deve farci i conti quotidianamente. Oggi condivido con te i miei consigli da architetta per aiutarti a realizzare il bagno dei tuoi sogni!

1. Affidati ad un esperto per la progettazione

Il primo step da affrontare e da capire è il più difficile. Sono solo pochi metri quadrati, eppure soprattutto per questo è importante affidarsi ad un professionista. Prima di tutto perché è in grado di gestire gli spazi minimi e di organizzarli al meglio.

©Francesca Boccabella | Progetto Violetta Breda | Un bagno senza finestre che si è trasformato con una attenta progettazione!

Inoltre un architetto può aiutarti a selezionare gli aspetti più importanti per te e metterli in pratica. Far calibrare desideri, budget e vincoli dimensionali può essere complesso e molto frustrante!

©Francesca Boccabella | Progetto Violetta Breda | Le piastrelle sono color sabbia, mentre lo specchio gigante riflette le luci della stanza.

2. Installa una doccia walk in filo pavimento

Tra la vasca e la doccia, quando si tratta di bagni piccoli è opportuno ripiegare sulla doccia: questo soprattutto perché occupa meno spazio. Una doccia filo pavimento e senza box doccia è la soluzione più indicata se hai poco spazio. Prima di tutto perché ti permette di occupare uno spazio senza il vincolo di un piatto doccia e poi perché un vetro trasparente e l’assenza di un piatto doccia non ingombrano alla vista.

© Derek Swalwell | Progetto Schulberg Demkiw Architects | In questo caso la doccia è anche passante: lo spazio è stato studiato al massimo del risparmio.

Inoltre questa soluzione ti permette di avere un risultato estetico molto raffinato, senza una spesa eccessiva: basta prestare attenzione alla realizzazione del pavimento e dell’impianto di scarico, ed aggiungere un vetro fisso!

©Alberto Cogo per Udp Italia | La pavimentazione cambia per adattarsi ad una diversa funzione

3. Usa colori chiari alle pareti e gioca con gli specchi

Il bianco attira la luce e la riflette: per questa semplice motivazione i colori chiari sono i più indicati per un bagno piccolo. La gamma di sfumature è varia: dal bianco assoluto, indicato per bagni un po’ vintage bianchi e neri, si passa ai beige e ai colori pastello. Il colore giusto va scelto in base all’idea che si ha del proprio spazio relax.

Progetto Crosby Studios | Colori chiari non vuol dire per forza bianco candido.

Il bagno è la stanza migliore per giocare con i riflessi. Gli specchi sono indicati soprattutto se la forma del bagno è lunga e stretta, per dare la percezione di uno spazio più largo.

4. Arreda con mobili sospesi e su misura

L’arredo ha grande importanza in un bagno, specialmente se piccolo. Un consiglio è quello di utilizzare mobili sospesi, possibilmente su misura per sfruttare tutto lo spazio disponibile: elementi compatti e di misura ridotta, che pur riducendo i loro volumi, assicurano un ottimo comfort d’uso.

©Ex-tDesign | Un mobile stondato e con barra porta asciugamani integrata permette di risparmiare tantissimo spazio!

5. Progetta l’illuminazione

L’illuminazione di una stanza è spesso sottovalutata: di frequente la scelta delle luci viene lasciata per ultima. Nulla di più sbagliato, perché la luce condiziona la percezione e la fruizione di uno spazio e va correttamente progettata.

Progetto di N+P Architecture | In questo caso anche la doccia in nicchia ha i suoi faretti LED dedicati.

Dislocare diversi punti luce in un bagno può aiutare a modulare gli spazi e gli angoli. Strisce LED e faretti aiutano ad ingrandire lo spazio e rendono il bagno elegante e sofisticato. Se cerchi un effetto memorabile e particolare per far diventare il bagno una mini spa l’illuminazione LED è perfetta.

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