I nuovi divani sono componibili, per la massima libertà di utilizzo e disposizione

Parola d'ordine per i salotti contemporanei, secondo le tendenze viste al Supersalone 2021, è la modularità. I nuovi divani sono, nella maggior parte dei casi, componibili . Perché si integrano armoniosamente in ogni contesto, cambiano forma e struttura a seconda delle singole esigenze, rendono possibili differenti configurazioni e, volendo, possono essere modificati nel tempo . Un divano, tanti divani diversi. La chiave del loro successo è quindi l’estrema flessibilità , unita a un design accattivante che concretizza al meglio il gusto contemporaneo. Nella foto il divano modulare Elissa Sectional di Gallotti&Radice , con struttura interna in legno e derivati, imbottitura in poliuretano espanso indeformabile a densità differenziate e fibra poliestere ignifughi, cuscini schienale in piuma. Il basamento è in legno laccato color fango, per quanto riguarda il rivestimento si sceglie fra tessuto e pelle.

Colori e rivestimenti di tendenza per i divani modulari

Dal Supersalone 2021 è arrivata la conferma definitiva: il divano che piace di più è un sistema compositivo articolato e personalizzabile , dal disegno ricercato e dalle proporzioni perfette. Per quanto concerne i colori dei rivestimenti – in quasi tutti i casi sfoderabili, perché anche da qua passa il comfort – si aprono due differenti strade . La prima conduce verso quelle tonalità neutre e chiare che ormai da diverso tempo mantengono saldo il loro posto nella classifica delle preferenze, in virtù della loro versatilità – facilitano al massimo gli abbinamenti fra gli imbottiti e gli altri elementi di arredo, ma anche i pavimenti e i rivestimenti – e della capacità di rendere più luminosi gli ambienti. Il grigio , in particolare, nelle sue declinazioni più tenui continua a riscuotere grande successo, così come il tortora, il beige e il panna . La seconda strada coincide invece con nuance più decise e intense , ma attenzione: mai accese e molto vivaci. Il bordeaux , il blu , il verde , il prugna , l’arancio donano carattere, sì, però allo stesso tempo trasmettono un senso di calore, familiarità, accoglienza. E non c'è il rischio che stanchino. Passando ai materiali , è evidente: predominano i tessuti , velluto compreso, e la pelle , anche nelle versioni green. C’è da sottolineare che la tappezzeria è sofistica , le confezioni sono sartoriali, a ogni dettaglio viene dedicata la massima attenzione e lo testimoniano, per esempio, le trapuntature grafiche che mettono in risalto forme e linee o le bordature a contrasto . Ma ecco altri esempi. Nella prima foto, il divano Noonu di B&B Italia , designer Antonio Citterio. La seduta, apparentemente sospesa, in realtà arriva a terra; le dimensioni sono importanti, la flessibilità notevole: ci sono 4 elementi di base, ovvero una forma quadrata, una rettangolare, le inedite geometrie “a pianoforte” e “a vela”. I rivestimenti sono in tessuto o pelle, ampia è la gamma di colori fra cui scegliere Nella secondo foto, ecco invece la versione modulare del divano Gast di Frag , con rivestimento disponibile in pelle o velluto; fra gli elementi che ne possono costituire la struttura segnaliamoi terminali lineari, le chaiselongue e gli speciali moduli terminali a forma di trapezio. Infine, il divano della collezione Roger di Minotti , firmato Rodolfo Dordoni, caratterizzato da un elevato grado di componibilità e da un rivestimento in tessuto.

I modelli angolari per chi non ha tanto spazio

La componibilità dei nuovi divani si traduce anche in numerose configurazioni angolari che offrono più di un vantaggio:

Consentono di sfruttare gli angoli , che invece tendenzialmente restano inutilizzati

Diventano protagoniste di zone più intime e raccolte all’interno del living

Fungono da elementi divisori .

Se è vero che molti divani componibili ad angolo sono piuttosto ampi, è anche vero che proprio la modularità permette di creare versioni compatte , formate cioè da un ridotto numero di elementi . Così come molte aziende del settore hanno messo in campo modelli dai volumi snelli e basic , a loro volta perfetti per chi ha poco spazio a disposizione. Ma continuiamo con la nostra carrellata di esempi. Nella prima foto ecco Loll Modular , ideato da Paola Navone per Gervasoni , che si caratterizza per il profilo taglia/cuci ma anche per le linee morbide. Grazie ai moduli di forme diverse e al particolare disegno degli elementi angolari si possono creare configurazioni adatte a qualsiasi ambiente. Nella seconda immagine vedete l’originale Cremino di Calia Italia , totalmente destrutturato: le basi di differenti dimensioni e le spalliere autoportanti movibili, che possono essere collocate in qualunque modo, lo rendono campione di flessibilità. La terza immagine mostra invece una delle versioni del divano Mayfair di Febal Casa . L’elemento angolare, in questo caso, coincide con una penisola motorizzata : tramite un controller, la curvatura del cuscino si modifica in pochi istanti.

Componibili e moderni, la nuova estetica dei divani

Focus sull’estetica dei nuovi divani moderni componibili . Le forme sono tendenzialmente geometriche ma al contempo avvolgenti , grazie anche alle generose imbottiture sia delle sedute che dei cuscini; questi ultimi, in molti casi, sono ampi e soffici. Ai braccioli è affidato quasi sempre un ruolo di primo piano, è evidente dalle dimensioni ma anche dalle forme: alcuni, per esempio, sono cilindrici oppure larghi e piatti. Di contro, gli schienali hanno un’altezza ridotta; questi divani, piuttosto, si estendono in senso orizzontale creando “isole” da dedicare al relax e alla convivialità. Frequente è la presenza di superfici aggiuntive , armoniosamente integrate nella struttura del divano: per esempio tavolini, mensole collocate in corrispondenza degli schienali, ripiani fra un modulo e l’altro. Il risultato è un’alternanza di pieni e vuoti che alleggerisce l’insieme. Come del resto fanno i piedini in metallo , sottili e slanciati, che contraddistinguono numerosi modelli, oppure le basi strategicamente realizzate in modo da sembrare sospese . D’altro canto, non mancano divani dall’aspetto retrò , che trova concretizzazione in forme più bombate e arrotondate, in basi quasi scultoree ma anche nella scelta dei rivestimenti: pensiamo al velluto o ai migliori pellami. E ai colori più decisi, che inevitabilmente richiamano alla mente i divani degli anni Sessanta e Settanta. In foto il divano componibile Modergen di Trussardi Casa , che può essere lineare, angolare o strutturalmente più complesso e ricco, concepito per essere posizionato al centro della stanza. Da notare la Chain Stitch , cioè l’inserto in pelle con stampa logo Trussardi.

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